Come impiego il tempo libero?
Tra le mie passioni maggiori c’è sicuramente la scrittura. Amo immaginare personaggi a cui cucio addosso storie e sensazioni lontani dalle mie, mi piace esplorare modi di vivere e ragionare che non mi appartengono.
Scrivo racconti brevi ma anche storie che durano anni. Lascio che la fantasia mi guidi qua e là, senza pormi limiti. Mi è capitato di scrivere anche una storia su un pesce e un toro, non avrei mai pensato di farlo finché non l’ho fatto.
Dove mi portano ispirazione e fantasia, io vado.
“Ti guardo e mi sento come quando entri in una casa ed è bella e in ordine. Ci sono i fiori, c’è un buon profumo, le tende sono coordinate con il divano e la cura dei dettagli è buona. E pensi che chiunque sia il proprietario, se ne prende cura. Poi però alzo il tappeto e sotto c’è nascosta polvere di giorni, settimane, anni. Mi chiedo come faccia a contenerla, quel tappeto. Raggiungo una parete e scopro che quelli che da lontano sembravano ghirigori voluti sono crepe che hanno spaccato il muro. Piccole, tanto da confonderti se non ti avvicini. Però sono belle, ci passo il dito come lo passo sui tuoi lividi. Poi mi siedo sul divano, sposto il telo e sotto lo trovo lacerato. Volontariamente? Casualmente?
Penso che la casa non è come sembrava ma non per questo brutta. Al contrario. Però questo è come mi sento io, non ciò che leggo in te.
E allora visto che da dentro non funziona, esco. La osservo da fuori, cerco di affacciarmi alle finestre. Ma ci sono così tanta polvere e ditate che vedere l’interno è difficile. Però intravedo un uomo.. spaventato. Io la paura non l’ho mai avvertita in quella casa e non mi aspettavo di trovarla lì. Un uomo che pensa di trovarsi in una stanza vuota, ma io lo so che non è così perché ci sono stata dentro. Lui mi dice che non c’è niente lì, solo vuoto da riempire. E io vorrei solo dirgli: alza quel tappeto, tocca quelle crepe, apri quei cassetti perché tutto quello che tu non vedi o dici non esistere, è lì.”
Ma prima della scrittura..
.. c’era la lettura.
Ereditata da mia madre, che ho sempre visto col naso sui libri da che ho memoria. Lessi la Divina Commedia, l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide in prima media.
Leggevo Topolino, i Quindici, raccolte di fiabe, atlanti sugli animali, fumetti sulle Witch. Qualsiasi cosa.
Leggevo libri seri, da bambina, ma anche cose più “stupide e leggere”.
Da qualche anno leggo molto meno, preferisco scrivere, ma non sarei sicuramente mai arrivata a farlo se mia madre non mi avesse trasmesso questa passione.
Ammetto però d’essere quella che sicuramente verrebbe ritenuta blasfema: non ho mai letto Harry Potter.
Quando non scrivo o leggo..
Tingo i capelli. Tingevo, da qualche anno ho capito d’essere una “ginger head inside“. Ho cambiato così tanti colori di capelli da non sapere come è possibile non mi siano caduti tutti.
Rosa, rosso, arancio, fucsia, verde, blu, viola, metà testa di un colore e metà di un’altra.. Prendi il campionario e scegli una tonalità: sicuramente l’ho avuta.
Ho una grande e nota passione per i calzini strani. Il mio cassetto straborda e sono una di quelle rare persone che quando riceve un paio di calzini disegnati a Natale, è contenta.